Tokio Hotel Live Forum > Getting ready to re- Open

How I'm supposed to breathe?, eccomiiiii! -wherever you will go-

« Older   Newer »
  Share  
I?m an IDIOT
view post Posted on 1/7/2010, 23:32




Ciao raga!
ho deciso di postare anche io una mia fanfiction
è la prima che scrivo e non parla di tokio hotel!
però volevo farvela leggere lo stesso....
va bene?
al massimo cancellate!

è sulla twilight saga :) spero vi possa piacere!

SPOILER (click to view)
ah! il titolo dell'altro forum dove l'ho postata era wherever you will go! ma non mi piaceva nemmeno quando l'ho pensato perciò ora gli ho cambiato nome!


il tutto ha inizio così...

Cosa sarebbe successo se, alla fine di eclipse
jacob avesse scelto di non tornare più da Bella?




1st chapter
Jacob

CITAZIONE
...forse, se fossi fuggito abbastanza lontano, non sarei più stato costretto a sentire....
Accelerai il ritmo della corsa per fuggire da Jacob Black.

Silenzio, amato, pacifico silenzio.
Non volevo più saperne di tornare. Niente al mondo mi avrebbe convinto, nemmeno lei. O forse si; dopotutto
quante volte l'aveva già fatto? Non le sapevo resistere, era più forte di me.
Ero sempre riuscito a convincermi di avere qualche speranza, delle flebili possibilità che lei scegliesse me al posto di quel succiasangue puzzolente.
Solo il pensiero mi rese inquieto.
La vedevo nella mia testa, abbracciata a me, che mi sussurrava di amarmi e poi…. E poi arrivò lui la prese per mano e le si illuminò il volto. Scomparve in un secondo e io rimasi li, come un idiota.
Ecco la decisione era questa. Me ne sarei rimasto in disparte come un idiota. A poco importava quel che provavo, se lei era felice con lui.
Correvo, correvo più forte che potevo per non sentire il dolore che mi si diffondeva nel petto. Avrei dovuto lasciarla alla sua nuova vita.
alla sua nuova vita.
D’altronde se ne sarebbero andati comunque, per la …
Per quella cosa li che mi si ferma in gola tutte le volte che ci penso.
Rabbia, tanta rabbia e dolore.
Una stupida succiasangue.
Ecco cosa sarebbe diventata.
Guardai la costa. Orami dovevo già essere parecchio lontano da La Push, almeno 1000 chilometri; di sicuro la nostra telepatia non avrebbe funzionato su una distanza così lunga me decisi di andare avanti, non si sa mai.
Arrivato ad una radura piena di erba folta mi fermai.




Jo


Okkei, ce la potevo fare. Cos’era in fondo? Solo un gigantesco coso metallico colorato in bianco con decine di poltroncine e due altre cose simili ad ali che spuntavano dai lati.
Perché, perché mia madre e mio padre mi avessero costretto a salirci non lo so proprio….queste cose mi mettevano in ansia.
Forza Jo. Jo, che nome stupido vero, considerato che sono una donna poi…
All’inizio doveva essere Josephine, m siccome era troppo all’antica, per mia fortuna, i miei amati genitori l’hanno solamente abbreviato.
Ho sempre vissuto in Texas, fin da piccola. Bello. Non che non mi piaccia ma, bhe non c’è davvero niente. Io e la mia famiglia, compresa la famigerata prozia Josephine, viviamo in una fattoria e perciò siamo isolati dal resto del mondo. Cioè isolati non proprio, viviamo vicino ad un piccolo paesino di 1000 abitanti, anche se vicino è per modo di dire.
Abbiamo anche un maneggio ed abitualmente ci fanno visita grandi rappresentanti per comprare i cavalli di razza, riservati ai ricchi e viziati figli di papà della borghesia. Però devo dire che lamia cavalla, Leah, è molto più bella di qualsiasi altro cavallo io abbia mai visto. Non perché sia il mio cavallo, nonché migliore amica a confidente, ci mancherebbe.
Anzi mi mancherà. Mi mancherà tantissimo e come lei mi mancherà mio fratello Joel.
Ma confido nel fatto che tra 3 mesi tornerò a casa. L’idea di mandarmi dalla cugina della prozia Jo, è venuta a mio padre –sotto consiglio di qualcuno, ovvio- e non c’è stato niente da fare.
Ultimamente ero un po’ giù di tono, se così di può dire. Da quando Alex mi ha lasciata per la mia –ex- migliore amica, non sono stata più la stessa.
E così ha deciso che mi faceva bene cambiare aria, visto che lui viene tutte le settimane ad allenarsi al maneggio e io restavo sempre chiusa in casa per paura di vederlo.
Ed ora eccomi qui, davanti a questo famigerato aeroplano. A noi brutto uccellaccio.

 
Top
¿Sarä
view post Posted on 2/7/2010, 07:24




Bella *-*
Intrigante,bella l'ultima frase che hai sottolineato ihih (:
 
Top
I?m an IDIOT
view post Posted on 2/7/2010, 09:28




quindi va bene anche se non è dei tokio????


sono contenta che ti piaccia!! è la prima che scrivo.... ho fatto solo 4 capitoli ma non so se vale la pena continuare? te che dici?



PS. ma a che ora ti svegli te la mattina???? sei pazza
 
Top
lirvetta nell'hotel
view post Posted on 2/7/2010, 09:34




quoto la pazzia!!!

comunque questa fan fic è fantasticaaaaaa!!!
bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!|||\
e poi a me twilight piace un sacco! e jacob è il mio personaggio preferito!
perciòòòò vai vai continua!!!


chissene anche se non è dei tokio hotel a me piace!

 
Top
¿Sarä
view post Posted on 2/7/2010, 10:01




Ihihih Certoooooo va benissimo anche se non è dei TH,e poi ha ragione Gio anche io adoro Jake *-*
Comunque di solito vado a dormire alle 2 di notte e mi sveglio alle 11.30 però oggi mi sono svegliata alle 8!! ç____ç e quindi ho acceso il computer per annoiarmi e farmi venire il sonno ma tutt'altro -.-
 
Top
I?m an IDIOT
view post Posted on 7/7/2010, 10:18




uhuh allora visto che vi è piaciuta posto il secondo capitolo

2nd chap
Jacob


Ma quanto tempo ho dormito.
Un bel po’ caro mio. Fossi stato un po’ zitto magari…
Non avrò mica russato?
No certo che no…hai pa- la- to e non mi hai lasciato in pace un secondo!
Un momento, non mi ricordavo di aver mai sofferto di doppia personalità, che fosse una causa legata al troppo tempo passato in forma di lupo.
Nemmeno un misero secondo di pace.
Passai dallo stupore alla vergogna alla rabbia in un istante e un ringhio cupo e gutturale mi uscì dalle fauci. Cosa ci fai nella mia testa?
No scusami tanto, nella tua testa? Da quando in qua la tua testa e i tuoi pensieri ti appartengono? Dovresti averlo imparato ormai.
Impossibile..eppure sono andato più lontano che potevo.. non
Ah ma bravo bravo scappa, è la soluzione giusta!
Non mi sembra che tu abbia fatto una scelta diversa, no? A gambe levate per evitare i problemi…
Io non sono come te, non eri tu il famigerato discendente di Ephriam? Cosa fai, scappi davanti alle difficoltà?
Stai zitta Leah! Mi hai già disturbato abbastanza. Voglio stare solo. Ritrasformati.
Neanche per sogno.

Lanciai un ululato così rabbioso che scosse tutti gli alberi intorno.
Va bene. Solo perché sta notte mi hai fatto pena
E all’improvviso la sua presenza scomparve.
Pena? Le avevo fatto pena?
Presi un povero ratto malcapitato e iniziai a farlo volare per la radura;
sradicai l’albero più vicino e con il suo tronco ne abbattei altri due.
Tirai zampate a non finire sulla dura e fredda roccia al centro della radura, fino a ridurla quasi in polvere.


Jo

Presi tutti i miei bagagli a amano, e a passi malconci salii sul mostro. Cercai il mio posto e mi sedetti. Ero di fianco ad una vecchietta con un topo morto in testa ed un vestito che sembrava fatto di sottobicchieri in pizzo.
<buongiorno!> sbiascicai.
<oh buon giorno a lei , signora!> rispose con tono gentile.
Ma bene. Sembravo una signora? Fantastico.
“Sorrisino finto” mode-on.
Sperai di avere più fortuna con l’altro vicino di sedile. Come se me ne fosse importato qualcosa. Fosse stato per me sarei subito corsa giù, urlando possibilmente.
Stavo per prendere seriamente in considerazione l’idea quando un ragazzo mi si parò davanti.
Bhe, bello era bello non c’era da ridire. Alto, biondo, con gli occhi azzurri e le gote arrossate; proprio il tipo di ragazzo che mi piaceva.
<ciao!> aveva una voce dolcissima <questo p il mio posto!> disse indicando il sedile di fianco al mio. All’improvviso capii e diventai color pochette della signora seduta alla mia sinistra, porpora. Cercai di non farglielo notare e tolsi in fretta il mio giaccone, il golfino, il cappello da cow boy, lo zaino la borsa e il trolley dal suo posto, ritrovandomi soffocante sotto un ammasso di roba.
<forse è meglio se ti aiuto!>. Prese le valigie e le mise nello scomparto dei bagagli, sopra i sedili.
Cavolo se era forte. Si sedette di fianco a me.
Quando il comandante disse di allacciare le cinture, il cuore mi salì alla gola e non ne scese più.
Ero seduta, rigida, come uno di quei cartonati a dimensioni reali che ti danno nei fanclub prima dell’uscita di quel tanto atteso film… con gli occhi sbarrati, il respiro fermo, la faccia sarà stata color violetto e la signora di fianco a me che continuava a ripetere “Ma lo sapete che ci sono 10 probabilità su 50 che un aereo cada volando verso lo stato di Washington, perché la turbolenza del cielo è di gran lunga elevata! Lo sentito sta mattina alla 5 sul notiziario regionale..”
Calma, calma, calmaaaa, respira, respi aaaaah. Aria! Qualcuno mi aveva fornito ossigeno. O forse ero stata io ad aprire i polmoni? Forse perché non ne potevo più delle storie di quella vecchiaccia pizzuta e sottobicchierata!
Passai i primi venti minuti ad occhi chiusi per calmarmi del tutto. Quando ad un tratto il ragazzo parlò.<io sono Erik! Piacere!>. Infilò la sua mano nella mia e fui costretta a rispondere.
<jo!>.
<allora “Jo”, come mai verso Seattle?>
<ehm…vado a trovare parenti, in un paesino che si chiama LaPur, mi sembra>
<lapush> disse lui sghignazzando. Pochette della vecchietta. Che figura!
<è vicino a Forks, ci abita mio zio. Io abito dall’altra parte di Seattle, in un paese noioso e macabro. Ero qui per la scuola, i miei mi hanno mandato da mio nonno perché dicevano che il sole mi fa bene!>
<bhe ma il sole c’è da tutte le parti!> irruppi io.
<non dove vai tu! Li no di certo. È sempre molto cupo e piove quasi 360 giorni all’anno>
Fantastico. Andavo ad abitare in una casa infondo ad un lago. Meraviglioso. Io odio l’acqua.
 
Top
lirvetta nell'hotel
view post Posted on 9/7/2010, 14:07




nooooo ti pregooooo continuaaaa
è troppo bellaaaaa
bella bella bellaaaaaaa
chissà cosa succede quando si incontranoooo
 
Top
6 replies since 1/7/2010, 23:32   68 views
  Share